Review of 'Moby-Dick' on 'Goodreads'
5 estrellas
There is such verve in Ishmael's telling, such earnest love for its subjects, that the book can conjure a sense of friendly comradery.
Tapa blanda, 720 páginas
Idioma Italiano
Publicado el 31 de Octubre de 2013 por Feltrinelli.
«La "materia" di cui tratta "Moby Dick" non è che un'abnorme espansione di un banale antefatto. Un incidente di caccia. Un episodio, dunque, assai frequente all'epoca della narrazione in un mestiere così rischioso come quello della caccia alle balene. L'incidente consiste in questo: un capitano baleniero, Achab di Nantucket, è mutilato d'una gamba nello scontro con un capodoglio, Moby Dick, noto soprattutto per la caratteristica della bianchezza. Tutto qui. Il fatto non è che una piuttosto prevedibile conseguenza dell'antefatto. Achab (ormai anziano) insegue il cetaceo per farsi vendetta (ne è ossessionato fino alla follia) della mutilazione uccidendolo. Tutto qui. L'argomento ci viene esposto da un narratore onnisciente e da un certo Ismaele – un giovane all'epoca dei fatti imbarcato sul "Pequod", il bastimento in navigazione sulle rotte di Moby Dick – che diverrà testimone oculare. Tutto qui. Bisogna leggere questo racconto per questo, senza curarsi affatto delle implicazioni (e le …
«La "materia" di cui tratta "Moby Dick" non è che un'abnorme espansione di un banale antefatto. Un incidente di caccia. Un episodio, dunque, assai frequente all'epoca della narrazione in un mestiere così rischioso come quello della caccia alle balene. L'incidente consiste in questo: un capitano baleniero, Achab di Nantucket, è mutilato d'una gamba nello scontro con un capodoglio, Moby Dick, noto soprattutto per la caratteristica della bianchezza. Tutto qui. Il fatto non è che una piuttosto prevedibile conseguenza dell'antefatto. Achab (ormai anziano) insegue il cetaceo per farsi vendetta (ne è ossessionato fino alla follia) della mutilazione uccidendolo. Tutto qui. L'argomento ci viene esposto da un narratore onnisciente e da un certo Ismaele – un giovane all'epoca dei fatti imbarcato sul "Pequod", il bastimento in navigazione sulle rotte di Moby Dick – che diverrà testimone oculare. Tutto qui. Bisogna leggere questo racconto per questo, senza curarsi affatto delle implicazioni (e le simboliche innanzitutto), bisogna leggerlo per quello per cui è stato concepito: narrare la lotta di un uomo (impazzito) contro un animale (astuto)... Ammirare un racconto come "Moby Dick" è possibile soltanto se si compie quell'immersione nel testo che ogni buon lettore deve fare: abbandonarsi alla lettura, alla voce (o le voci) dello scrittore, darsi alla sua affabulazione, seguirne le circonvoluzioni delle mente e dell'anima, vivendo quello che ha scritto "per divenirne il suo stile".» (dall'introduzione di Alessandro Ceni)
There is such verve in Ishmael's telling, such earnest love for its subjects, that the book can conjure a sense of friendly comradery.
Tra i classici che ho avuto modo di leggere finora, Moby Dick è sicuramente quello che riesce ad analizzare e sovrapporre più tematiche riguardanti la natura umana, senza che tra esse ci sia alcuna soluzione di continuità.
Quelle che più saltano all'occhio, e tutte trattate in maniera molto più che avanguardistica per l'epoca (1851), sono: - La vendetta (il tentativo di vendicarsi di Dio, del fato o della natura) - L'animalismo (traspare chiaramente che il protagonista si rende conto della crudeltà del trattamento che viene riservato alle balene, tanto da tentare di descriverne la paura) - L'orientamento sessuale (MICROSPOILER Ismaele e Queequeg si "sposano" e da come Ismaele descrive la prestanza fisica del principe isolano appare una vena di attrazione omosessuale) - Il rapporto dell'uomo con la fede (e come ogni personaggio la interpreta) - Il rapporto tra fatalismo e libero arbitrio (e il forzare il corso degli eventi …
Tra i classici che ho avuto modo di leggere finora, Moby Dick è sicuramente quello che riesce ad analizzare e sovrapporre più tematiche riguardanti la natura umana, senza che tra esse ci sia alcuna soluzione di continuità.
Quelle che più saltano all'occhio, e tutte trattate in maniera molto più che avanguardistica per l'epoca (1851), sono: - La vendetta (il tentativo di vendicarsi di Dio, del fato o della natura) - L'animalismo (traspare chiaramente che il protagonista si rende conto della crudeltà del trattamento che viene riservato alle balene, tanto da tentare di descriverne la paura) - L'orientamento sessuale (MICROSPOILER Ismaele e Queequeg si "sposano" e da come Ismaele descrive la prestanza fisica del principe isolano appare una vena di attrazione omosessuale) - Il rapporto dell'uomo con la fede (e come ogni personaggio la interpreta) - Il rapporto tra fatalismo e libero arbitrio (e il forzare il corso degli eventi che porta inevitabilmente a distruzione) - Il razzismo (sulla nave convivono uomini da ogni angolo del mondo, e quelli che vengono ritenuti i "selvaggi", i ramponieri del Pequod, sono trattati con gli stessi accorgimenti degli ufficiali di bordo - La follia e l'ossessione
Non avrei potuto leggere questo romanzo sotto una certa età. Più si è vissuti in questo mondo, più si potrà cogliere di quello che Melville mette su carta. Nessuna parola è messa a caso, nemmeno le centinaia di pagine di dettagli tecnici sulla baleneria.
Consiglio spassionato: non cercate recensioni in inglese sul libro... essendo per gli americani come i nostri Promessi Sposi, letto forzatamente a scuola, si leggeranno da lamentele sulla corposità del testo e la prolissità di certi passaggi, a frasi deliranti come "Parla di un uomo bianco che da la caccia ad una balena bianca, e per questo non fa per me", dimostrando la sempre valida regola che non si può imporre l'amore per la lettura. Al massimo si può educare ad esso.